La prima grande distinzione che si fa quando si parla di religioni è tra monoteiste e politeiste, ovvero tra quelle che ritengono che la divinità sia unica, e quelle che professano una pluralità di divinità e già qui cominciamo a vedere le prime discrepanze tra quello che c’è in superficie e quello che c’è nella sostanza, perché a ben guardare il monoteismo puro non esiste, nel cristianesimo ad esempio abbiamo 3 espressioni del divino Padre, Figlio e Spirito Santo, guardando la cabala ebraica vediamo che esistono diverse emanazioni della forza creatrice, di contro non esiste neanche il politeismo puro, se guardiamo all’induismo Shiva e Vishnu sono di fatto complementari, e uniti alla Dea madre Kalì formano quel 3 che ritorna spesso quando si parla di spiritualità.
Ma allora chi ha ragione? Esiste un solo dio o ce ne sono tanti?
Non c’è una risposta a questa domanda, perché semplicemente è sbagliata la domanda, e soprattutto è sbagliato il nostro approccio a un eventuale risposta, noi siamo infatti abituati a pensare che la religione ci dia delle verità assolute, che descriva in maniera esatta la realtà e soprattutto che la nostra religione sia quella giusta e le altre siano sbagliate.
Se ci raccontano che in una tribù africana ballano intorno a una statua per propiziare la pioggia ci viene subito da sorridere pensando a quanto siano primitivi, poi mezz’ora dopo usciamo e andiamo davanti alla statua di Padre Pio o di San Gennaro a chiedere la grazia, però noi siamo evoluti e loro sono trogloditi.
Ho visto molti cristiani scherzare sul fatto che i mussulmani non mangiano carne di maiale, considerandola una credenza quasi ridicola …. Peccato che quella credenza sia una prescrizione che Dio da ad Abramo …. È scritto nella Bibbia, non nel Corano.
Quindi cominciamo a entrare nell’ottica che le religioni sono contemporaneamente tutte vere e tutte false, sono assolutamente false quando ci chiedono di dare tutta la nostra fiducia a una organizzazione gestita da uomini, sono vere quando parlano di spiritualità, perché sono solo modi diversi di descrivere una stessa cosa, pensate se 10 architetti si trovassero davanti a un uomo della caverne e dovessero spiegarle cosa è un grattacielo, comincerebbero a dare ciascuno la sua personale spiegazione, tutte giuste ma tutte diverse, e soprattutto non sarebbero statiche, ovvero mano a mano che il cavernicolo cominciasse a capire i concetti di base potrebbero essere sempre più dettagliate.
Purtroppo con le religioni è successa una cosa diversa, ovvero si sono fossilizzate al tempo in cui sono state enunciate la prima volta, perché gli uomini hanno preso l’abitudine di prenderle alla lettera e questo comporta il fatto che non possono mutare, se penso che un grattacelo è una caverna grande sarà sempre una caverna grande …. andrò in giro a cercare sta benedetta caverna, e nessuno mi farà mai cambiare idea …. Ma se penso che un grattacelo è COME una caverna grande allora potrò in futuro unire altri concetti, capire che è grande in altezza, che è composto da tante caverne una sopra l’altra pur essendo un'unica entità, capire che non la devo cercare chissà dove, la devo costruire!
Intermediazione
Ma perché le religioni si sono arroccate in se stesse? Semplice, perché presto alcuni uomini si sono accorti che erano uno dei più potenti strumenti di controllo delle masse, ma per controllare le masse non potevano certo dire “Io ti do una visone del mondo che ha la stessa valenza di tutte le altre”, no per controllare bisognava dire “La mia visione del mondo è l’unica possibile, e se incontri qualcuno che te ne da un'altra staccagli la testa prima che abbia finito di parlare, altrimenti dio non ti vuole bene!”, e sopratutto sono riusciti a far credere ai loro contemporanei che per accedere al divino dovevano passare tramite loro, che il divino non parla con tutti, ma solo con alcuni e tutti gli altri devono rivolgersi a questi pochi se vogliono un rapporto con il divino; questo ha creato migliaia di anni di guerre fratricide.
Per fortuna questa visione stà inesorabilmente crollando proprio perché è rimasta ferma alla sua prima enunciazione, e noi ormai (chi più chi meno) siamo troppo evoluti, qualsiasi uomo moderno dotato di intelletto non può non porsi qualche domanda, quando osserva una descrizione dell’esistenza che è stata fatta e pensata per un suo simile di 2-3 mila anni fa non può che vederne l'assoluta incompletezza e sopratutto non può non notare che se presa alla lettera, come vorrebbero che facessimo, è assolutamente insostenibile.
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